La protesta dei lavoratori di Zara: così i negozi rischiano di rimanere vuoti

Protestano a Milano e Roma i lavoratori della nota catena di abbigliamento spagnola: “Subiamo condizioni inaccettabili, non siamo lavoratori in affitto”. Le immagini e le ragioni della protesta

zara protesta lavoratori-2

11 febbraio 2020

Lavoratori del comparto logistica di Zara in sciopero e magazzini – e di conseguenza negozi – che rischiano di rimanere vuoti. E’ la situazione che si sta vivendo negli ultimi giorni, con le proteste dei facchini che lavorano con la nota catena di abbigliamento spagnola, presente con numerosi punti vendita in tante città italiane.

Oggi a Milano i lavoratori del comparto logistica di Zara – quelli che si occupano del magazzino, del carico e scarico merci – hanno organizzato un sit-in di protesta, denunciando “stipendi al minimo e sfruttamento”. “Ogni giorno subiamo condizioni lavorative pessime – hanno spiegato i facchini della famosa casa di moda -. Come se non bastasse ora vogliono farci passare sotto il controllo dell’agenzia interinale Manpower, il che significa precarizzarci ulteriormente. Solo nel 2018 Zara ha fatturato oltre 18 miliardi di dollari, mentre per noi c’è solo il precariato. Alcuni di questi lavoratori sono qui da oltre dieci anni, alcuni anche di più. Zara dovrebbe assumerci, non farci diventare ancora più precari”. Qui sotto, le immagini del servizio video di Giampaolo Mannu/MilanoTorino.

Situazione analoga a Roma, dove i lavoratori sono in sciopero da giovedì scorso. Ma quali sono le ragioni di questa protesta? Dopo aver conquistato l’applicazione del contratto nazionale della logistica con una dura battaglia, i facchini di Zara a distanza di un anno temono di dover tornare indietro: “declassati” da lavoratori in appalto di Zara a interinali, con meno tutele e indennità, senza la stabilità tanto agognata.

I lavoratori temono buste paga più leggere e un peggioramento delle condizioni lavorative. E temono di perdere il contratto nazionale conquistato, con le relative tutele e le prospettive di stabilità. “Zara ci dice che o diventiamo lavoratori interinali con un pesantissimo taglio in busta paga o veniamo licenziati. Ma il nostro lavoro non è in affitto”, hanno tuonato i facchini protestando davanti agli store commerciali di Zara in Via del Corso e a Porta di Roma.

Fonte: Roma Today

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *