Articolo da “La Stampa” del 15/09/2016

Articolo tratto da La Stampa – Italia – 15/09/2016

Travolto e ucciso durante un picchetto a Piacenza

La vittima è un operaio di 53 anni, l’autista ha rischiato il linciaggio

Il luogo dell’incidente a Piacenza e la vittima, l’operaio Abdelssalam Endalf

Abdelssalam Endalf aveva 53 anni, 5 figli, era nato in Egitto, ieri era il suo compleanno. Si spaccava la schiena per 9 ore sempre di notte per 1200 euro. Lavorava nel magazzino della ditta di trasporti Gls di Montale di Piacenza, assunto dalla Seam, una delle tante società di logistica. E’ morto che non era ancora mezzanotte davanti alla sua ditta, schiacciato da un camion della Gls che voleva sfondare un picchetto. L’agutazione era stata indetta perchè l’azienda si rifiutava di regolarizzare 13 precari, come previsto dagli accordi. Gli operai raccontano che un dirigente della Gls A.R. incitava i camionisti a passare ad ogni costo. Gli uffici della Gls sono chiusi i telefoni staccati. Il camionista è stato fermato dalla polizia dopo che gli operai sono riusciti a bloccare il camion. Elssaied Eldanf, il fratello del lavoratore ucciso non ha più lacrime: «Quelli come noi non contano niente». Sui cancelli della Gls è rimasto uno striscione inzuppato di pioggia: «Lavoro, diritti, dignità. Schiavi mai».

«Il conducente del camion che ha travolto e ucciso il nostro lavoratore è stato incitato a forzare il picchetto da un addetto vicino all’azienda». Lo ha riferito Riccardo Germani, di Usb, presente alla manifestazione. «Gli urlavano “parti, vai!” – ha raccontato – e quello è partito investendo il nostro aderente». L’autista del mezzo è stato interrogato durante la notte, durante l’incidente ha rischiato il linciaggio.

Il picchetto a Piacenza dove è stato travolto l’operaio

Fortissime, ovviamente, le proteste. «”Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza. Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS questa notte davanti ai magazzini dell’azienda. Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato». Lo ha scritto, in una nota, il sindacato Usb, a cui apparteneva l’operaio travolto e ucciso. «Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato – prosegue la ricostruzione di Usb – Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia da un camion in corsa che ha forzato il blocco. La testimonianza dei ricatti e dei soprusi che subiscono i lavoratori della logistica».

FABIO POLETTI – PIACENZA

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