L’Ispettorato Territoriale del Lavoro in agitazione: «Dipendenti non tutelati. Si va verso lo sciopero»

I sindacati: «I lavoratori e le lavoratrici dell’Ispettorato denunciano di essere dipendenti adibiti alla tutela lavoristica degli altri lavoratori, senza ricevere loro stessi, le adeguate tutele (non solo e non soprattutto economiche)»

Le segreterie provinciali Cisl Fp, Uilpa, Fp Cgil, Confsal-Unsa e la rappresentanze sindacale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Piacenza, quali portavoce dei dipendenti tutti (amministrativi ed ispettori), a margine dell’Assemblea tenutasi il 20 ottobre annunciano le imminenti iniziative di mobilitazione a valle dell’avvenuto incontro con il ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, che «al momento  – si legge in una nota – non è  riuscita a garantire quella piena dignità e quella forte connotazione di ruolo alla delicatissima attività di tutela lavoristica svolta dai dipendenti dell’Ispettorato, mai assurto alla posizione di centralità e massima funzionalità che la sua mission istituzionale imporrebbe».

«I lavoratori e le lavoratrici dell’Ispettorato denunciano di essere dipendenti adibiti alla tutela lavoristica degli altri lavoratori, senza ricevere loro stessi, le adeguate tutele (non solo e non soprattutto economiche). Per questo e con le seguenti finalità avvieranno iniziative di mobilitazione: per il riconoscimento di un ruolo di centralità nel sistema delle tutele del cittadino, tramite i necessari adeguamenti normativi, di bilancio e di funzionamento (ivi compresi meccanismi  assunzionali); per il raggiungimento della massima funzionalità e del più proficuo funzionamento, tramite scelte organizzative mirate al pieno efficientamento delle attività (con il riconoscimento di quell’autonomia che un ente deputato a tali delicatissimi compiti merita), per una piena operatività, tramite l’investimento in risorse strumentali e tecnologiche  confacenti ai delicati fini istituzionali (con una effettiva e piena informatizzazione funzionale e  funzionante, con accessi alle banche dati consone all’espletamento dei delicati compiti e con  la dotazione di strumentazione tecnologica adeguata alle reali necessità lavorative, per garantire davvero la tutela lavoristica che i cittadini richiedono e giustamente pretendono); per la restituzione di una piena dignità professionale ai lavoratori e alle lavoratrici  dell’Ispettorato, tramite il riconoscimento, l’affinamento, l’attuazione degli istituti contrattuali  di riferimento, con una diminuzione della forbice tra responsabilità attribuite e retribuzioni o indennità (non ultima quella di perequazione) corrisposte». «Poiché al momento, dunque, al di là dell’impegno e delle promesse, non c’è nulla di concreto da parte degli interlocutori istituzionali, lo stato di agitazione e la proclamazione dello sciopero restano confermati: il 26 ottobre avrà luogo un presidio dei dipendenti davanti all’ingresso dell’Ispettorato del Lavoro dalle 9.30 alle 11. Inoltre, annunciano anche  la sospensione della partecipazione ad ogni task force nazionale o straordinaria (rimarranno al  momento garantite, al di fuori delle specifiche iniziative programmate per le giornate del 26 e del 30  ottobre le ordinarie attività a presidio e tutela dei lavoratori a livello territoriale). E ancora hanno indetto lo sciopero nazionale dei dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per l’intera giornata  del 30 ottobre (nel corso di tale giornata una delegazione chiederà di essere ricevuta dal  Prefetto di Piacenza)». «Spiacenti – dicono – per gli eventuali disagi che dovessero discendere da tali iniziative, ci si dichiara tuttavia certi che la cittadinanza e gli utenti sapranno capire la rilevanza delle motivazioni poste a fondamento di tale stato di agitazione».

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