Scandalo caporalato, le risposte evasive di Brt: il comunicato dell’azienda con la fine dell’amministrazione giudiziaria

 

Bartolini

Il Fatto ha contattato la nuova amministrazione di Brt, ponendo una serie di domande sulla procedura di selezione dei nuovi fornitori, sulle ragioni dell’esclusione dei vecchi fornitori e sulle regole seguite per scegliere chi escludere dai contratti. Ma l’azienda non ha offerto risposte precise, rimandando a stralci del comunicato stampa emanato per la conclusione dell’amministrazione giudiziaria.

Ecco la risposta integrale di Brt:

“Brt ha attuato una profonda revisione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001, ha realizzato un sistema di controllo interno rafforzato, ha istituito una funzione Procurement e ha adottato nuove procedure di selezione e di contrattualizzazione dei fornitori di servizi di facchinaggio e trasporto che prevedono stringenti standard di comportamento ed efficaci presidi di controllo e monitoraggio sulle terze parti, diretti a garantire una puntuale valutazione tecnica, economica e reputazionale dei fornitori, nonché la predisposizione di un albo dei fornitori.

Brt ha inoltre adottato un nuovo modello operativo con un programma di riduzione e consolidamento del parco fornitori diretto alla minimizzazione del rischio di ingerenza nella gestione dei rapporti con i fornitori e a garantire la genuinità degli appalti e ad assicurare alla Società controparti dotate dei necessari requisiti reputazionali e di elevati standard di correttezza operativa. È stato avviato, inoltre, un progetto di internalizzazione che prevede l’assunzione diretta da parte di BRT, di circa 600 dipendenti nel settore della logistica”.

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